La nonna Margherita Giocoli Damiani di Vergada è stata ed è ancora la nostra Musa.
Da Lei e dai nostri genitori abbiamo ricevuto un insegnamento: coloro che discendono da famiglie legate ad una storia illustre, antichissima, addirittura leggendaria, hanno il dovere di rispettare la memoria e le tradizioni.
Da “piccoli”, a casa dei nonni, c’erano preziosi antichi documenti e da questi abbiamo capito tante cose: dal Centro dei territori Europei fino al Sud, i nostri avi avevano intessuto legami di vera “integrazione”, tra atti d’eroismo, di giusta arte diplomatica, di tradizione nello studio delle leggi, dall’Ungheria all’Austria, da Zara in Dalmazia fino alla città di Ferrara dei Giocoli, e poi da Ferrara fino a Sant’Arcangelo di Lucania e da questa di nuovo verso la Dalmazia…Zara…fino all’isola di VERGADA in oltre 1000 anni.
La “famiglia” vive ancora oggi, arrichita dall’integrazione e dalla “confluenza” di tanta storia.
É una storia che origina da “nobilta’” di opere, per aver salvato donne e uomini durante le guerre, per aver salvato, dalle cruente invasioni di popolazioni asiatiche, la vita di intere popolazioni e di Re dell’antica Europa offrendo spontaneamente risorse materiali e spirituali senza chiedere nulla in cambio; di questo attivismo eroico fu molto riconoscente il Re d’Ungheria che, nell’anno 1246, donò ai nostri avi una grande parte dei meravigliosi territori costieri della Dalmazia, tra cui l’isola di Vergada (VRGADA).
Dal 1800 fino al 1944, Vergada diventò il luogo dove la famiglia si riuniva per trascorrere l’estate e godere delle bellezze dei luoghi.
La nonna
Margherita Giocoli Damiani di Vergada
è stata ed è ancora la nostra Musa.
Da Lei e dai nostri genitori abbiamo
ricevuto un insegnamento:
coloro che discendono da famiglie legate
ad una storia illustre, antichissima,
addirittura leggendaria,
hanno il dovere di rispettare la memoria e
le tradizioni.
Da “piccoli”, a casa dei nonni, c’erano
preziosi antichi documenti e da questi
abbiamo capito tante cose:
dal Centro dei territori Europei fino al Sud,
i nostri avi avevano intessuto legami di
vera “integrazione”,
tra atti d’eroismo,
di giusta arte diplomatica,
di tradizione nello studio delle leggi,
dall’Ungheria all’Austria,
da Zara in Dalmazia
fino alla città di Ferrara dei Giocoli, e poi
da Ferrara fino a Sant’Arcangelo di
Lucania e da questa di nuovo verso la
Dalmazia…Zara …..fino all’isola di
VERGADA in oltre 1000 anni.
La “famiglia” vive ancora oggi, arricchita
dall’integrazione e dalla “confluenza” di
tanta storia.
É una storia che origina da “nobilta’”
di opere, per aver salvato donne e
uomini durante le guerre,
per aver salvato, dalle cruente invasioni di
popolazioni asiatiche, la vita di intere
popolazioni e di Re dell’antica Europa
offrendo spontaneamente
risorse materiali e spirituali
senza chiedere nulla in cambio;
di questo attivismo eroico
fu molto riconoscente il Re d’Ungheria
che, nell’anno 1246,
donò ai nostri avi una grande parte dei
meravigliosi territori costieri della
Dalmazia, tra cui l’Isola di Vergada
(VRGADA).
Dal 1800 fino al 1944,
Vergada diventò il luogo
dove la famiglia si riuniva per trascorrere
l’estate e godere delle bellezze dei luoghi.
A casa dei nonni
Giocoli Damiani di Vergada
c’era anche un prezioso Documento
Storico autorizzato dalla Repubblica
Italiana:
*** “ Libro d’Oro della Nobiltà Italiana”
che ufficialmente riporta il nome e lo
stemma della nobile contessa
Jelka (Giocoli) Damiani di Vergada,
nostra bisnonna e dei legittimi avi.
Restavamo affascinati
dai “Leoni rampanti”, dalla Stella,
dal Monte a 3 gobbe e dalla Colomba,
tutti presenti nello stemma “di famiglia” a
certificare gli importanti legami esistenti
tra le 4 famiglie nobili confluite
nei “Conti di Vergada”.
A noi “piccoli” però, piaceva di più
l’immagine della “Colomba”
con ramo di Ulivo… un simbolo di Pace!
Simbolo che oggi viene celebrato su tutte
le bottiglie da noi prodotte.
Se la nostra storia è densa di dati storici
rilevanti per lo sviluppo del territorio
europeo, purtroppo è anche storia di
massacri e di persecuzioni “razziali”
subite dai nostri diretti avi
in Dalmazia-Istria.
Lo Stato Italiano li ricorda ogni anno il 10
febbraio con il GIORNO DEL RICORDO.
La nostra Nonna Margherita,
che tali orrori ha vissuto da vicino,
è ormai proiettata al “futuro”
ed allora ….ci racconta
dei frutti della terra che provenivano dai
nostri terreni
coltivati sulla costa Dalmata,
dei raccolti e della fiducia nel lavoro
dell’uomo, delle fresche estati trascorse al
mare nell’Isola di Vergada in Dalmazia,
delle vigne assolate,
delle tavole imbandite,
dell’atmosfera serena con i cari cugini,
della serenità delle popolazioni locali
quando tutta l’isola era posseduta,
con rispetto, da suo nonno il Conte
Francesco dei “Conti di Vergada”.
“Conti di Vergada” è un tributo alla Storia
ed uno stimolo a considerare il Lavoro
della terra come un impegno a
salvaguardare la “Terra”.
In un calice di vino…
c’è la nostra Promessa!
NOTA
***Il Libro d’oro della nobiltà italiana fu istituito con R.d. 5 luglio 1896 n.314, art. 68. Il Libro d’oro è un documento originale, unico, prodotto dall’attività di un organo pubblico nell’esercizio dei suoi compiti istituzionali depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme a tutto l’archivio della Consulta araldica, presso l’Archivio centrale dello Stato nel 1959. Attualmente il Libro d’oro e gli Elenchi ufficiali nobiliari italiani, approvati con R.d. 3 lug.1921 n.972 e R.d. 7 sett. 1933 n.1990 (con supplemento del 1937), sono gli unici documenti ufficiali in cui risulti prova dell’avvenuto riconoscimento di un titolo nobiliare nel Regno d’Italia.
A casa dei nonni Giocoli Damiani di Vergada c’era anche un prezioso Documento Storico autorizzato dalla Repubblica Italiana: *** ” Libro d’Oro della Nobiltà Italiana” che ufficialmente riporta il nome e lo stemma della nobile contessa Jelka (Giocoli) Damiani di Vergada, nostra bisnonna e dei legittimi avi. Restavamo affascinati dai “Leoni rampanti”, dalla Stella, dal Monte a 3 gobbe e dalla Colomba, tutti presenti nello stemma “di famiglia” a certificare gli importanti legami esistenti tra le 4 famiglie nobili confluite nei “Conti di Vergada”.
A noi “piccoli” però, piaceva di più l’immagine della “Colomba” con ramo di Ulivo… un simbolo di Pace! Simbolo che oggi viene celebrato su tutte le bottiglie da noi prodotte.
Se la nostra storia è densa di dati storici rilevanti per lo sviluppo del territorio europeo, purtroppo è anche storia di massacri e di persecuzioni “razziali” subite dai nostri diritti avi in Dalmazia-Istria. Lo Stato Italiano li ricorda ogni anno il 10 febbraio con il GIORNO DEL RICORDO.
La nostra Nonna Margherita, che tali orrori ha vissuto da vicino, è ormai proiettata al “futuro” ed allora… ci racconta dei frutti della terra che provenivano dai nostri terreni coltivati sulla costa Dalmata, dei raccolti e della fiducia nel lavoro dell’uomo, delle fresche estati trascorse al mare nell’Isola di Vergada in Dalmazia, delle vigne assolate, delle tavole imbandite, dell’atmosfera serena con i cari cugini, della serenità delle popolazioni locali quando tutta l’isola era posseduta, con rispetto, da suo nonno il Conte Francesco dei “Conti di Vergada”.
“Conti di Vergada” è un tributo alla Storia ed uno stimolo a considerare il Lavoro della terra come un impegno a salvaguardare la “Terra”.
In un calice di vino c’è la nostra Promessa !
NOTA
***il Libro d’oro della nobiltà italiana fu istituito con R.d. 5 luglio 1896 n. 314, art. 68. Il Libro d’oro è un documento originale, unico, prodotto dall’attività di un organo pubblico
nell’esercizio dei suoi compiti istituzionali depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme a tutto l’archivio della Consulta araldica, presso l’Archivio centrale dello
Stato nel 1959. Attualmente il Libro d’oro e gli Elenchi ufficiali nobiliari italiani, approvati con R.d. 3 lug. 1921 n. 972 e R.d. 7 sett. 1933 n. 1990 (con supplemento del 1937), sono gli
unici documenti ufficiali in cui risulti prova dell’avvenuto riconoscimento di un titolo nobiliare nel Regno d’Italia.
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